NAMIBIA4

Data 23/8/2025 20:02:35 | Argomento: NEWS VIAGGI

Namibia, l'anima africana tra natura e deserti
dal 30 ottobre al 10 novembre 2026 (12 gg)


Il paesaggio namibiano ha qualcosa che rende irresistibili i suoi deserti spogli e bruciati dal sole. Per chi immagina la savana africana come una distesa lussureggiante di verde che si perde all'orizzonte, la Namibia é un paesaggio inaspettato: la sua fauna, che sembra così fuori posto, non fa che confermare il carattere surreale di quest'ambiente.  Le giraffe e gli elefanti, che in altri habitat si vedono brucare le foglie delle acacie immerse...
 


  


Namibia, l'anima africana tra natura e deserti


dal 30 ottobre al 10 novembre 2026 (12 gg)

 

(base 10 partecipanti)
 

flickr  |  PDF  Photobook "Namibia, antichi spazi africani" di Dario Basile
 

P R O G R A M M A   D I   V I A G G I O

 

1° giorno – 30/10/2026  ITALIA / FRANCOFORTE / WINDHOEK
Partenza nelle prime ore del pomeriggio dagli aeroporti italiani (Milano Malpensa o Roma Fiumicino) con il volo Lufthansa Group per Francoforte e proseguimento in serata con il volo per Windhoek. Pasti e pernottamento a bordo.
 

2° giorno – 31/10/2026   WINDHOEK / LAKE OANOB (Km 95)
Arrivo nelle prime ore del mattino all’Aeroporto Internazionale Hosea Kutako di Windhoek, dove ha inizio la nostra avventura in terra namibiana. Dopo il disbrigo delle formalità doganali e il ritiro dei bagagli, incontriamo il nostro referente locale per il trasferimento all’agenzia di noleggio per il ritiro delle nostre auto 4x4, già equipaggiate con tutto il necessario per affrontare le piste sterrate e i paesaggi selvaggi che ci attendono nei giorni successivi. Una volta sistemati i veicoli ed effettuata una breve sosta per l’organizzazione della spesa alimentare, utile per alcuni pranzi al sacco durante il viaggio, dedichiamo un po’ di tempo a scoprire l’essenza della capitale namibiana. Windhoek è una città ordinata, tranquilla e sorprendentemente moderna, circondata da colline ondulate e dominata da edifici che mescolano architettura coloniale tedesca e influenze africane. Durante un breve tour panoramico, ammiriamo i principali luoghi simbolo: la Christuskirche, l’elegante chiesa luterana in stile neogotico, l’edificio futuristico dell’Independence Memorial Museum, e le vivaci vie del centro, animate da mercatini, caffè e gallerie d’arte. Per il pranzo ci fermiamo in un ristorante locale, dove possiamo già iniziare ad assaporare le specialità culinarie namibiane, spesso influenzate da sapori tedeschi e africani: carne di selvaggina, pane appena sfornato e birra artigianale. Nel primo pomeriggio lasciamo Windhoek e ci dirigiamo verso sud, lungo una strada asfaltata che attraversa paesaggi vasti e silenziosi. Dopo circa un’ora e mezza di viaggio, raggiungiamo la zona di Rehoboth, e poco oltre ci aspetta il nostro alloggio immerso nella natura: il Lake Oanob Resort. Situato sulle rive dell’omonimo lago artificiale, il resort è un vero angolo di pace e bellezza, circondato da colline rocciose, acacie e acque limpide. Le camere e i bungalow sono immersi nel verde, con vista sul lago, dove spesso si riflettono le luci calde del tramonto. Qui possiamo finalmente rilassarci dopo il viaggio, magari con una passeggiata sul lungolago, un momento di lettura in veranda o semplicemente godendo del silenzio africano interrotto solo dai suoni della natura. La giornata si conclude con una cena presso il ristorante del resort, affacciato sull’acqua del lago, dove ci attende un menù variegato a base di cucina locale e internazionale. È il momento perfetto per entrare nel ritmo lento della Namibia, brindando all’inizio del nostro viaggio con un cielo già pieno di stelle.


3° giorno – 01/11/2026   LAKE OANIB / SOLITAIRE / NAUKLUFT PARK (Km 205)
Dopo la colazione al lodge, lasciamo la nostra struttura per intraprendere un affascinante percorso su pista in direzione sud-ovest, che ci condurrà verso uno degli insediamenti più iconici della Namibia: Solitaire, un piccolo avamposto nel nulla, situato a circa 80 km a nord di Sesriem. Il tragitto è tutt’altro che monotono: il paesaggio cambia costantemente, passando da doline rocciose a distese sabbiose, da arbusti spinosi a pianure semi-aride, regalando infinite occasioni fotografiche. Soste brevi ma frequenti ci permettono di immortalare colori pastello, alberi solitari, branchi di orici e, con un po’ di fortuna, anche qualche struzzo o springbok in lontananza. In questo tratto di Namibia, l’orizzonte sembra non finire mai, e la guida silenziosa tra le piste sterrate diventa parte integrante dell’esperienza. Intorno a mezzogiorno arriviamo a Solitaire, un luogo dal nome evocativo e dall’atmosfera sospesa nel tempo. Più che un villaggio, si tratta di una stazione di servizio, una panetteria, una minuscola cappella, qualche carcassa arrugginita di vecchie auto americane degli anni ’50, e un senso di solitudine che incanta i viaggiatori da tutto il mondo. Pranziamo nel ristorante locale, semplice ma accogliente, circondato da immagini iconiche e memorabilia polverose del passato coloniale e pionieristico. Qui è facile sentirsi in un western africano. Dopo il pranzo, per chi lo desidera, segue una sosta obbligata alla famosa pasticceria di Moose McGregor, l’avventuriero scozzese che si stabilì qui decenni fa e conquistò i viaggiatori con la sua torta di mele “leggendaria”. Nel primo pomeriggio, riprendiamo il viaggio per circa un’ora lungo una pista che si insinua sempre più nel cuore del Namib, circondati da dune ocra, formazioni rocciose e silenzi profondi. Giungiamo infine in un affascinante lodge nel deserto, immerso in un paesaggio incontaminato e surreale. La struttura è perfettamente integrata nell’ambiente circostante, costruita in pietra e legno, con ampie terrazze che offrono viste mozzafiato sul tramonto africano. Dopo un po’ di relax e magari un bagno nella piccola piscina panoramica, ci ritroviamo per la cena servita nel ristorante del lodge, dove possiamo gustare piatti tipici della cucina namibiana a base di selvaggina e prodotti locali, accompagnati da vini sudafricani. Pernottamento nel lodge, sotto uno dei cieli stellati più belli del pianeta.
 

4° giorno – 02/11/2026   SESRIEM / SOSSUSVLEI / SOLITAIRE (Km 290)
Sveglia nelle prime ore del mattino e partenza dopo colazione per raggiungere l'ingresso del Namib Naukluft Park. Qui si trovano le dune più alte e antiche del mondo, alcune delle quali superano i duecentocinquanta metri di altezza. Il paesaggio è straordinario, le dune modellate dal vento assumono forme diverse con i colori della sabbia che cambiano continuamente nell'arco della giornata. Il primo tratto è su strada asfaltata ma ben presto si percorre una pista che raggiunge le dune più alte, tra cui la magnifica 45 che con la sua cresta sinuosa è certamente la più fotografata al mondo. Chi lo desidera può risalire la duna più alta del Namib Desert per osservare un panorama unico che ripaga ampiamente della fatica per giungere in cima. Proseguimento su una pista sabbiosa per Sossuslvei, un'immensa distesa di fango secco spaccato dal caldo sole del deserto. La passeggiata in questo ambiente straordinario è consigliata per apprezzare meglio la bellezza del posto. Vicino al Sossusvlei si trova il fotogenico Deadvlei pieno di scheletri di alberi. I famosi alberi di acacia bruciati di Deadvlei hanno avuto la possibilità di crescere quando il fiume scorreva attraverso l’area. Tuttavia, a causa di una grave siccità, gli alberi sono morti. Oggi questa “Vlei” è isolata dal fiume Tsauchab da una grande duna di sabbia. E il clima estremamente secco dell’area impedisce la decomposizione degli alberi morti conservandoli magnificamente. Pranzo al sacco e rientro nel pomeriggio all'ingresso del parco per la visita al Sesriem Canyon, scavato nei secoli dalle acque del fiume Tsauchab, le cui pareti rocciose in alcuni tratti superano i 30 metri di altezza. Rientriamo poi guidando sullo stesso itinerario per raggiungere un accogliente lodge non distante da Solitaire che ci ospita per la cena e il pernottamento. 
 

5° giorno – 03/11/2026   SOLITAIRE / WALVIS BAY / SWAKOPMUND (Km 280)
Dopo la colazione al lodge, lasciamo il cuore del deserto per intraprendere una splendida tappa in direzione nord-ovest, che ci porterà fino alla costa dell’Oceano Atlantico. La nostra destinazione finale è Swakopmund, ma prima di raggiungerla attraversiamo alcuni dei paesaggi più spettacolari della Namibia, seguendo una pista che si snoda tra rocce scolpite dal vento, sabbia rossa e gole profonde. La strada comincia a salire gradualmente, conducendoci attraverso due passi di montagna panoramici, il Gaub Pass e successivamente il più famoso Kuiseb Pass. Entrambi offrono scorci magnifici, dove la luce gioca con le rocce creando contrasti cromatici mozzafiato. Il paesaggio si trasforma continuamente, passando dalle dolci colline desertiche ai profondi canyon che spezzano la monotonia del terreno arido. Effettuiamo alcune soste in aree attrezzate con punti panoramici sul Kuiseb Canyon, una spettacolare fenditura geologica che si apre all’improvviso nel paesaggio, con pareti scoscese e vegetazione sorprendentemente rigogliosa lungo il fiume (spesso asciutto) che lo attraversa. Man mano che ci avviciniamo alla costa, la sabbia prende il sopravvento e la vegetazione si fa sempre più rada. In lontananza, tra i riflessi tremolanti del calore, scorgiamo un’imponente massa dorata: è la Duna 7, la più alta della Namibia. La raggiungiamo con una breve deviazione e chi lo desidera può provare l’emozione di scalarla fino alla cima, da dove si gode una vista vertiginosa sul deserto circostante. Il suo nome deriva dal fatto che era la settima duna numerata dai topografi della zona. Dopo questa sosta, proseguiamo fino a Walvis Bay, una tranquilla cittadina portuale adagiata su una laguna spettacolare, popolata da stormi di fenicotteri rosa, pellicani e cormorani. Ci fermiamo per il pranzo in un ristorante affacciato sull’oceano, dove gustiamo piatti a base di pesce fresco, ostriche locali e altre specialità marine. Nel pomeriggio percorriamo l’ultimo tratto di strada che ci separa da Swakopmund, dove l’aria si fa più fresca e l’orizzonte è interrotto da architetture eleganti di epoca tedesca, palme e onde che si infrangono sul lungomare. L’arrivo in città è una vera sorpresa: casette in legno dai colori pastello, tetti spioventi, caffetterie in stile europeo e un’atmosfera nostalgica da inizio Novecento. Dopo il check-in in un accogliente lodge situato nel cuore cittadino, ci concediamo una passeggiata tra le vie del centro, animate da boutique di artigianato locale, gallerie d’arte, negozi di souvenir, librerie e pasticcerie tedesche. La città è anche un piccolo paradiso per chi ama la fotografia: ogni angolo è un connubio perfetto tra Africa e Mitteleuropa. La giornata si conclude con una cena in un rinomato ristorante sul mare, noto per la sua cucina di pesce raffinata e l’atmosfera rilassata. Il suono delle onde e la brezza oceanica accompagnano questo primo assaggio della "riviera" namibiana, dove il deserto incontra l’Atlantico.


6° giorno – 04/11/2026   SWAKOPMUND / WELWITSCHA / SPITZKOPPE / SWAKOPMUND (Km 410)
Dopo colazione al lodge e il ritiro dei permessi d’ingresso all’area protetta, lasciamo Swakopmund e ci dirigiamo verso l’entroterra seguendo la celebre Welwitschia Drive, una pista panoramica che attraversa uno degli ambienti più aridi del pianeta: il deserto del Namib centrale. Questa pista prende il nome dalle straordinarie Welwitschia mirabilis, piante preistoriche uniche al mondo, endemiche di questa regione. Le loro due sole foglie crescono ininterrottamente per secoli e si lacerano lentamente sotto l’azione del vento e della sabbia, assumendo forme tentacolari. Camminare tra questi esemplari, in un paesaggio quasi lunare, è un’esperienza che lascia senza parole. Le più grandi e longeve sono recintate per proteggerle, ma visibili da vicino grazie a passaggi dedicati. Proseguiamo quindi il nostro itinerario verso un luogo di forte impatto visivo e simbolico: lo Spitzkoppe, conosciuto anche come il "Cervino della Namibia" per la sua forma piramidale. Questo monolite granitico di 1.728 metri emerge improvvisamente dalla pianura circostante come una cattedrale naturale, creando un contrasto mozzafiato con il cielo limpido e le sabbie color ocra. Per i Boscimani (San), popolo antico e nomade, lo Spitzkoppe era un luogo sacro, carico di spiritualità, dove venivano realizzate pitture rupestri ancora oggi visibili in alcuni anfratti. Una breve camminata guidata ci permette di esplorare sentieri che si snodano tra archi naturali, pareti scolpite dal tempo e incredibili formazioni geologiche. Dopo l’esplorazione ci godiamo un pranzo al sacco immersi nella natura, circondati solo da silenzio, vento e pietra, in un paesaggio che sembra appartenere a un altro mondo. Nel primo pomeriggio riprendiamo la strada verso Swakopmund, che raggiungiamo nel tardo pomeriggio, in tempo per una visita alla suggestiva Kristall Galerie, un museo dedicato alle meraviglie geologiche della Namibia. Al suo interno è custodito il più grande cristallo di quarzo del mondo, insieme a una straordinaria collezione di geodi, pietre preziose e fossili provenienti da tutto il Paese. Per gli appassionati, è anche possibile acquistare minerali e gioielli artigianali. La giornata si conclude con una cena in un ristorante locale sul mare, dove gustare nuovamente le eccellenze della cucina namibiana a base di pesce fresco. Rientro in hotel per il pernottamento.
 

7° giorno – 05/11/2026   SWAKOPMUND / CAPE CROSS / SKELETON COAST / TWYFELFONTEIN (Km 430)
Dopo la colazione, lasciamo la raffinata atmosfera di Swakopmund alle nostre spalle e riprendiamo il viaggio in direzione nord, seguendo il litorale atlantico lungo la famosa Skeleton Coast, una delle coste più remote, selvagge e misteriose del continente africano. La prima tappa della giornata è la Cape Cross Seal Reserve, situata a circa 120 km di distanza. Lungo il percorso, il paesaggio si fa sempre più desolato: le dune del Namib si smussano in pianure costiere battute dai venti, mentre l’oceano Atlantico. spesso coperto da una coltre di nebbia. si infrange rumorosamente contro le rocce e le spiagge nere. Arriviamo quindi a Cape Cross, un sito storicamente importante anche per essere stato il punto in cui l’esploratore portoghese Diego Cão sbarcò nel 1486, lasciando una croce di pietra. Ma ciò che oggi rende Cape Cross una meta imperdibile è la sua immensa colonia di otarie del Capo, la più grande del mondo: oltre 200.000 esemplari, a seconda della stagione. Camminare lungo le passerelle di legno che attraversano la riserva è un’esperienza intensa e sorprendente: le otarie affollano la riva e la battigia, nuotano nel frangente delle onde, litigano, si corteggiano e si prendono cura dei piccoli. I suoni sono potenti, il profumo è altrettanto caratteristico. Ma ciò che resta davvero impresso è la vitalità di questo luogo, in netto contrasto con il paesaggio apparentemente sterile che lo circonda. Proseguiamo poi il nostro viaggio oltre Cape Cross, entrando ufficialmente nella Skeleton Coast National Park. La costa prende questo nome dalle numerose carcasse di relitti e ossature animali che punteggiano la spiaggia, un tempo teatro di naufragi causati dalla nebbia fitta, dalle correnti oceaniche impietose e dall’assenza di punti di riferimento visibili. Ancora oggi si percepisce una certa aura di mistero e solitudine, amplificata da banchi di nebbia che si sollevano tra l’oceano e la sabbia, e da improvvisi mulinelli di vento che sollevano la polvere come spettri nel paesaggio. Da Torra Bay, il percorso cambia direzione: lasciamo la costa e ci dirigiamo verso l’interno, entrando nella regione montuosa del Damaraland, tra piste più aspre e panorami sempre più maestosi. La vegetazione torna a fare capolino, e le montagne iniziano a colorarsi di toni rossastri e ocra, mentre la luce del pomeriggio scolpisce le rocce con ombre drammatiche. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo la zona di Twyfelfontein, il cuore spirituale e geologico del Damaraland. Qui la sabbia e la roccia raccontano una storia antichissima incisa nella pietra, attraverso migliaia di petroglifi e pitture rupestri realizzati dai San (Boscimani) migliaia di anni fa. L’area è talmente ricca e ben conservata da essere stata dichiarata Patrimonio dell’Umanità Unesco.  Prima del tramonto, il paesaggio si accende: i grandi massi di arenaria rossa, già spettacolari, si infuocano sotto il cielo africano, regalando visioni da cartolina e momenti perfetti per la fotografia o il semplice silenzioso stupore. Sistemazione in un lodge immerso nella natura, dove ci attende una cena tipica namibiana, servita in un ambiente raccolto e accogliente, sotto un cielo trapunto di stelle. Cena e pernottamento.
 

8° giorno – 06/11/2026   TWYFELFONTEIN / ORGAN PIPES / PETRIFIED FOREST / ETOSHA N.P. (Km 280)
La giornata di oggi è tra le più ricche e intense dell’intero itinerario, un vero e proprio viaggio nel tempo profondo, attraverso arte preistorica, fenomeni geologici rari e paesaggi fossilizzati, fino a raggiungere le soglie del leggendario Parco Etosha. Ci svegliamo presto per sfruttare al meglio le ore fresche del mattino e, dopo la colazione, ci dirigiamo immediatamente al sito archeologico di Twyfelfontein, uno dei più affascinanti e meglio conservati dell’Africa australe. Patrimonio dell’Umanità Unesco, questo luogo custodisce oltre 2.500 incisioni rupestri risalenti a circa 6.000 anni fa, realizzate dagli antichi cacciatori-raccoglitori San. La guida ci conduce lungo un sentiero tra le rocce rosse scolpite dal tempo, dove emergono figure raffinate e cariche di significato spirituale: zebre, rinoceronti, giraffe, elefanti, struzzi e leoni, alcuni ritratti con dettagli sorprendenti. Le incisioni, create asportando la patina superficiale dell’arenaria, rivelano un profondo legame tra gli uomini e gli animali, simboli sacri di sopravvivenza, conoscenza e comunicazione. Qui l’arte si fa voce silenziosa di un’umanità ancestrale, capace di raccontare senza parole la vita nel deserto. A pochi minuti di distanza, lungo un sentiero roccioso, raggiungiamo un’altra meraviglia geologica: le Organ Pipes, una formazione naturale di colonne di basalto che ricordano appunto le canne di un organo. Queste strutture verticali, nate da antiche eruzioni vulcaniche e raffreddamenti lenti della lava, creano un paesaggio surreale e suggestivo, scolpito nel tempo e nel silenzio. Il nostro itinerario prosegue poi in direzione nord-est, passando nei pressi di Khorixas, fino a raggiungere un altro luogo affascinante: la Foresta Pietrificata. Qui, sotto il sole implacabile del Damaraland, si estende un’area che ospita enormi tronchi fossili perfettamente conservati, alcuni dei quali lunghi fino a 30 metri e con un diametro di oltre 5 metri. Si tratta di alberi vissuti circa 280-300 milioni di anni fa, poi trasportati da un’antica inondazione e lentamente fossilizzati da processi naturali complessi, che hanno sostituito ogni fibra di legno con minerali come il quarzo. Il risultato è un affascinante museo a cielo aperto della preistoria vegetale, in cui è possibile toccare con mano la testimonianza tangibile di un’epoca in cui questa terra era ben diversa da oggi. Dopo un pranzo in una struttura locale del centro visitatori, proseguiamo il viaggio verso nord. La vegetazione si fa più verde, il paesaggio si apre e il cielo sembra ancora più vasto: stiamo entrando in territorio Etosha, un’area che richiama immediatamente l’immaginario dei safari africani. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo il nostro lodge situato a breve distanza dall’ingresso del Parco Etosha, ideale punto di partenza per l’indimenticabile esperienza del giorno successivo. Il lodge è immerso in un ambiente tranquillo, dove già è possibile osservare la fauna locale nei pressi delle pozze d’acqua. La giornata si conclude con una cena rilassante sotto le stelle africane, accompagnata dai suoni della savana che si risveglia al calare del sole.
 

9° giorno – 07/11/2026   ETOSHA N.P. (Km 260)
Alle prime luci dell’alba, quando il cielo si tinge di sfumature dorate e l’aria è ancora fresca, lasciamo il nostro lodge per una delle esperienze più attese dell’intero viaggio: l’ingresso nel leggendario Etosha National Park, uno dei parchi più spettacolari e iconici di tutta l’Africa australe. Attraversiamo l’Anderson Gate, uno degli accessi principali al parco, ed entriamo in un territorio vasto e affascinante dove la natura regna incontrastata. L’Etosha si estende per oltre 22.000 chilometri quadrati, e prende il nome dall’enorme Etosha Pan, un antico lago salato oggi quasi sempre asciutto, che crea un paesaggio lunare, abbacinante, surreale. In lingua oshivambo, Etosha significa “grande luogo bianco”. Iniziamo il nostro game drive lungo piste ben segnalate che attraversano ecosistemi diversi: savana aperta, foreste di mopane, boschetti radi e distese erbose che, grazie all’alternanza di vegetazione, attirano una varietà impressionante di fauna selvatica. Con un po’ di fortuna, e tanta attenzione, potremo avvistare elefanti solitari o in gruppi, rinoceronti neri, leoni adagiati all’ombra, giraffe dal passo elegante, zebre in branchi ordinati, gnu, springbok, impala, orici, e magari anche ghepardi o leopardi. Durante il tragitto, ci fermeremo in alcune delle numerose pozze d’acqua, sia naturali che artificiali, che rappresentano i principali punti di aggregazione della fauna. Questi luoghi offrono momenti di intensa emozione: predatori e prede condividono gli stessi spazi, mentre ogni animale, nel suo ordine gerarchico, si avvicina con cautela alla fonte d’acqua. Qui il tempo sembra sospeso, scandito solo dal battito d’ali o dal passo attento di un’antilope. La pausa pranzo potrà essere effettuata nel ristorante in una delle aree attrezzate del parco, dove è possibile rilassarsi in sicurezza. Nel tardo pomeriggio, quando la luce si fa calda e radente, perfetta per la fotografia, ci avviamo lentamente verso l’uscita ovest, tornando a varcare l’Anderson Gate. La giornata volge al termine, ma le emozioni del safari restano impresse: non solo negli scatti fotografici, ma nel cuore e nella mente. Dopo un breve tragitto su strada asfaltata, raggiungiamo il nostro lodge, immerso nella quiete della boscaglia namibiana, dove potremo rilassarci e rivivere, magari attorno al fuoco o sotto un cielo stellato, i momenti indimenticabili della giornata. Cena e pernottamento al lodge nei pressi del Parco Etosha.
 

10° giorno – 08/11/2026   ETOSHA N.P. / OTJIWARONGO / WINDHOEK (Km 405)
Dopo una ricca colazione al lodge, lasciamo alle spalle la magia selvaggia del Parco Etosha, con il suo silenzio carico di presenze animali e i suoi cieli infiniti. Il nostro viaggio riprende in direzione sud, attraversando una regione di altopiani e savane aperte, dove la natura si fa via via più docile e coltivata, segnando gradualmente il ritorno alla civiltà. Dopo alcune ore di strada panoramica, raggiungiamo la tranquilla cittadina di Otjiwarongo, il cui nome significa “luogo bello” nella lingua herero. Qui ci fermiamo in un accogliente lodge, dove potremo rilassarci godendo della vista su giardini curati e per il pranzo. Nel pomeriggio riprendiamo il nostro viaggio verso Windhoek, la capitale della Namibia, attraversando paesaggi che alternano fattorie recintate, boschetti di acacia e colline morbide, fino a giungere alle prime propaggini montuose che circondano la città. Arriviamo a Windhoek nel tardo pomeriggio e ci sistemiamo in un hotel confortevole nel centro cittadino, ideale per una passeggiata a piedi nelle vie principali o per godere del contrasto tra architettura tedesca coloniale e moderni palazzi africani. La giornata si conclude con la cena nel ristorante dell’hotel, dove potremo gustare specialità namibiane o piatti internazionali preparati con prodotti locali, in un’atmosfera rilassata e conviviale. Pernottamento in hotel a Windhoek.
 

11° giorno – 09/11/2026   WINDHOEK / FRANCOFORTE
Dopo colazione al lodge, dedichiamo la mattinata ad una interessante visita del centro dove è ancora ben evidente lo stile coloniale. La capitale è la più grande città del paese: una passeggiata per le sue vie rappresenta un'eccezionale opportunità per conoscerla meglio. Possibilità di eventuali acquisti nei numerosi negozi che vendono ogni genere merceologico oltre ad una quantità incredibili di oggetti di artigianato locale. Dopo pranzo in un buon ristorante locale, riconsegniamo le auto 4x4 all'agenzia di noleggio, quindi effettuiamo il trasferimento nel pomeriggio con un minibus all’aeroporto internazionale Hosea Kutakio per kil check-in del volo volo Eurowings-Lufthansa con partenza in serata per Francoforte. Pasti e pernottamento a bordo.
 

12° giorno – 10/11/2026   FRANCOFORTE / ITALIA
Arrivo nelle prime ore della mattina a Francoforte e proseguimento con i voli per gli aeroporti italiani di destinazione (Milano Malpensa o Roma Fiumicino).


 

I PUNTI FORTI
 

• Paesaggi spettacolari e vari, dalle dune rosse del deserto del Namib alle distese bianche di Etosha Pan, la Namibia offre paesaggi unici e mozzafiato che sembrano usciti da un altro pianeta

• Le dune di Sossusvlei. Nel cuore del Namib, si possono scalare alcune delle dune più alte del mondo, come la celebre Duna 45, e ammirare l’incredibile paesaggio del Deadvlei, con alberi pietrificati su un fondo di argilla bianca

• Cielo stellato tra i più belli del mondo; grazie all’assenza di inquinamento luminoso, la Namibia è un paradiso per gli amanti dell’astronomia. Le notti nel deserto offrono cieli pieni di stelle, con la Via Lattea chiarissima

• La Namibia è una delle nazioni più sicure e stabili dell’Africa per i turisti

• La Namibia è pioniera nel turismo conservativo, molte riserve sono gestite da comunità locali, contribuendo alla tutela della fauna e allo sviluppo sostenibile

• Luoghi ancora intatti dal turismo di massa. La Namibia offre ancora quella sensazione rara di spazio, silenzio e solitudine, perfetta per chi cerca esperienze autentiche lontano dalle folle

• Fotografia da sogno, infatti ogni angolo è uno scatto perfetto, dalla fauna selvatica ai colori del tramonto sul deserto, passando per i villaggi tribali e gli alberi morti nel Deadvlei




DOCUMENTI NECESSARI

Passaporto in corso di validità con data di scadenza non inferiore a sei mesi e due pagine libere.

Dal 1° aprile 2025 il visto d’ingresso è obbligatorio. Il tour operator King Holidays s.r.l.  si occupa del rilascio della pre-autorizzazione al visto al costo di 110,00 euro per persona. Il visto verrà rilasciato direttamente all’arrivo all’aeroporto di Windhoek.
 

Documentazione richiesta:

- compilazione del modulo che verrà inviato all’atto della prenotazione

- scansione a colori del passaporto

- scansione fototessera formato passaporto

Patente internazionale e patente italiana (entrambe i documenti) solo per i partecipanti che guidano le auto 4x4 a noleggio, oltre alla carta di credito non elettronica.

NESSUNA VACCINAZIONE RICHIESTA   


 

TARIFFE PASSEGGERI sulle auto 4x4 dell'organizzazione con autista

- 4.200 Euro/persona      


TARIFFE EQUIPAGGI che guidano l'auto 4x4 a noleggio

- 4.200 Euro/
persona (equipaggio di 2 persone)
- 4.050 Euro/persona (equipaggio di 3 persone)
- 3.950 Euro/persona (equipaggio di 4 persone)

Le quote comprendono il noleggio dell'auto Toyota Hi-lux Double Cab 4x4 per tutta la durata del viaggio, compreso assicurazione e carburante.   Ritiro e consegna in agenzia di noleggio a Windhoek.

 

LA QUOTA COMPRENDE:

- Passaggio aereo con voli di linea Lufthansa / Eurowings  MILANO MALPENSA (o ROMA FCO) / FRANCOFORTE / WINDHOEK A/R
- 9 pernottamenti in lodge con prima colazione compresa
- Pensione completa durante tutto il viaggio, dal primo all'ultimo giorno prima della partenza compreso le bevande (acqua o soft drink)
- Pasti pic-nic per alcuni pranzi, oltre ai ristoranti
- Trasferimento in minibus con autista dall’aeroporto internazionale Hosea Kutako all’agenzia di noleggio a Windhoek A/R
- Noleggio auto fuoristrada Toyota Hilux Double Cab 4x4 per tutta la durata del viaggio dotate di aria condizionata e ogni comfort
- Tutte le visite previste dal programma di viaggio, le escursioni e gli ingressi ai parchi
- Assistenza di un coordinatore italiano per tutta la durata del viaggio con partenza e rientro insieme al gruppo dall’Italia
- Set COLORI DI SABBIA™ contenente quaderno di viaggio, t-shirt con logo fronte e retro



LA QUOTA NON COMPRENDE:

- Tasse aeroportuali 450 euro/persona (soggette a riconferma)
- La quota d'iscrizione: 40 euro/persona (quota di gestione pratica che comprende l'assicurazione medico bagaglio).Le condizioni dettagliate dell'assicurazione sono consultabili qui >  PDF 
- Le bevande alcoliche, le mance e ogni altra spesa non inserita nella sezione "la quota comprende"

- Supplemento camera singola: 720 euro
 

EXTRA

- SOLO PER GLI EQUIPAGGI CHE GUIDANO L'AUTO 4x4 A NOLEGGIO: Il carburante

- Assicurazione AXA annullamento viaggio prima della partenza; 4,5% da calcolare sul totale della pratica (ad esclusione della quota d’iscrizione e dei premi assicurativi). Le condizioni dettagliate della copertura assicurativa sono consultabili qui >  PDF
 

INCLUSA LA COPERTURA COVID 19 

Nella nostra polizza assicurativa AXA abbiamo integrato un'ulteriore copertura dedicata al Covid 19, (COVER STAY) per tutelare i Viaggiatori in caso di eventi come ricovero, convalescenza, rientro a casa e spese di interruzione del soggiorno, anche in caso di quarantena.

COVER STAY – Oggetto dell’assicurazione In caso di fermo sanitario dell’Assicurato, disposto dall’autorità competente per motivi di sicurezza:

• al momento del suo arrivo presso l’aeroporto del Paese di destinazione o di transito;

• oppure durante il corso del viaggio o soggiorno allo scopo di effettuare accertamenti sanitari;

• o in caso di dichiarata quarantena con permanenza forzata sul posto 

La Società rimborsa gli eventuali maggiori costi essenziali e indispensabili per vitto e sistemazione alberghiera sostenuti dall’Assicurato per la permanenza forzata in loco e per i titoli di viaggio per il rientro nel territorio italiano. 
 

CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO DI VENDITA DI PACCHETTI TURISTICI  in  PDF





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