La Grande Traversata Elbana, il trekking dell'imperatore
dal 10 al 15 ottobre 2025
La Grande Traversata Elbana, o GTE, è l’itinerario principale dell’isola d’Elba e la sua lunghezza è variabile da 50 a 60 km circa. Il percorso collega la maggior parte dei sentieri dell’isola e permette di osservare la grande ricchezza geologica, naturale e morfologica dell’isola. Il tracciato può essere percorso a tappe, in quanto alcuni sentieri portano ai borghi più belli dell'isola, nei quali si può decidere di pernottare.
La Grande Traversata Elbana, il trekking dell'imperatore
(Isola d'Elba)
dal 10 al 15 ottobre 2025
(base 8 partecipanti)
La Grande Traversata Elbana, o GTE, è l’itinerario principale dell’isola d’Elba e la sua lunghezza è variabile da 50 a 60 km circa. Il percorso collega la maggior parte dei sentieri dell’isola e permette di osservare la grande ricchezza geologica, naturale e morfologica dell’isola. Il tracciato può essere percorso a tappe, in quanto alcuni sentieri portano ai borghi più belli d'Italia, nei quali si può decidere di pernottare. La GTE parte da Cavo e si dirige al paese di Porto Azzurro per poi proseguire nell’entroterra fino a Marina di Campo Da qui si continua per il piccolo borgo di Poggio e l’ultima tappa è quella che conduce a Pomonte.
Programma: La Grande Traversata Elbana, il trekking dell'imperatore - Colori di sabbia for followers
PROGRAMMA
1° giorno - 10/10/2025 PIOMBINO / CAVO
Nel pomeriggio ritrovo dei partecipanti a Piombino per l’imbarco sull’aliscafo per il piccolo borgo di Cavi sull’estremità nord orientale dell’isola d’Elba. Dopo aver lasciato lo zaino presso l’hotel, abbiamo il resto del pomeriggio da dedicare ad una passeggiata nei dintorni. Nel tardo pomeriggio, briefing informativo riguardo il trekking della Grande Traversata Elbana che cominciamo la mattina successiva. Cena in un ristorante locale e pernottamento in hotel.
2° giorno - 11/10/2025 CAVO / PORTO AZZURRO (Lunghezza: 17,500 Km. - Difficoltà: escursionistico) 1^ Tappa “La Grande Traversata Elbana”
Dopo colazione cominciamo il cammino con partenza da Cavo, il paese elbano più vicino al continente, e si inizia a salire in direzione di Monte Grosso percorrendo un sentiero circondato da piante di cisto e rosmarino. Giungiamo sulla vetta di Monte Grosso a metri 348 di altitudine, dove si trova ancora ben conservato “Il Semaforo”, un’importante postazione militare di vedetta usata dai soldati italiani durante l’ultima guerra mondiale. Il paesaggio è spettacolare, ad Est il paese di Cavo, i tre isolotti posti tra l’Elba e il continente: Topi, Palmaiola e Cerboli e, oltre il canale di Piombino, la costa italiana; ad Ovest tutto il lato Nord della costa Elbana. Dopo essere scesi dal lato occidentale di Monte Grosso circondati da una lussureggiante vegetazione, attraversiamo la Valle delle Fiche per poi salire ripidamente sul panoramico Monte Strega a metri 425 di altitudine, dalla cui vetta si possono osservare le miniere di ferro sottostanti. Continuando lungo il panoramico sentiero di cresta in un susseguirsi di piccoli saliscendi, si arriva sul culmine di Monte Capannello, punto di osservazione ideale sulle baie di Bagnaia e Nisporto. Il sentiero porta fino alla pineta delle Panche da dove iniziamo a salire in direzione della vetta più alta della giornata, Cima del Monte (516 metri). Qui il panorama è maestoso, e domina tutta l’Elba Orientale e in particolare il castello del Volterraio con la baia di Portoferraio. Scendendo sempre con il mare sui due lati del sentiero arriviamo alla Piana della Principessa, importante sito archeologico, per poi risalire su Monte Castello a quota 389 ed ammirare la sottostante valle del Monserrato con il suggestivo santuario spagnolo ed il paese di Porto Azzurro, dominato dalla settecentesca fortezza di San Giacomo. Scendendo, lasciamo le suggestive rocce rosse della dorsale Orientale e, dopo aver attraversato oliveti e vigneti, entriamo nell’abitato di Porto Azzurro dove terminiamo la prima tappa. Dopo un breve riposo in hotel usciamo per la cena in un ristorante locale. Rientro per il pernottamento.
3° giorno - 12/10/2025 PORTO AZZURRO / MARINA DI CAMPO (Lunghezza: 21,700 Km. - Difficoltà: escursionistico) 2^ Tappa “La Grande Traversata Elbana”
Lasciamo Porto Azzurro al mattino presto, dopo colazione in hotel, e risaliamo la valle del Botro fino a Capo Galletti per poi scollinare nella valle del Buraccio, caratterizzata dalla coltivazione dell’olivo e della vite. Da qui riscendiamo l’intera valle fino a raggiungere i vigneti di Casa Marchetti per poi proseguire circondati da piante profumate di rosmarino e ginestra in direzione di Monte Orello a 377 metri di altitudine, dove, oltre allo stupendo panorama, Portoferraio a nord e i golfi di Lacona e Stella a sud. Scendendo da Monte Orello, attraversando una vecchia sughereta, raggiungiamo la sorgente di “Fonte agli Schiumoli”, sfruttata già in epoca etrusca, quindi si prosegue fino al passo di Colle Reciso a quota 200, sormontato da una grossa cava di calcare; da qui si risale la “Dorsale Centrale” arrivando al Poggio del Molino a Vento, dove, circondato da prati, il rudere dell’antico molino domina il golfo di Lacona. Il sentiero immerso nel verde sale ripidamente al Monte Barbatoia e, proseguendo lungo il crinale, raggiungiamo il Monte San Martino a quota 360 metri, situato al centro dell’Elba. Scendiamo lasciandoci a destra la valle del Literno, camminiamo lungo la mulattiera militare verso sud fino a raggiungere il Passo del Monumento e poi continuare a salire sotto grandi piante di corbezzolo ed erica arborea che in parte nascondono le trincee ed i bunkers dell’ultima guerra per poi raggiungere la vetta di Monte Tambone, che ci regala uno dei più bei panorami dell’isola. Scendiamo infine in direzione di Marina di Campo per terminare l’escursione sulla sua bella spiaggia di sabbia bianca. Cena e pernottamento in hotel
4° giorno - 13/10/2025 MARINA DI CAMPO / POGGIO (Lunghezza: 14,200 Km. - Difficoltà: escursionistico) 3^ Tappa “La Grande Traversata Elbana”
Da Marina di Campo risaliamo il vecchio sentiero che collegava il piccolo porto campese con San Piero, il paese più importante del versante sud del Monte Capanne, conosciuto già nell’antichità per le sue cave di granito. Dopo averne attraversato i vicoli lastricati in pietra imbocchiamo il viottolo in località Le Piane, e dopo essere passati dalle ancora attive cave di granito continuiamo circondati dalla bassa macchia in cui spiccano il cisto e la ginestra, fino a raggiungere il molino ad acqua di Moncione, dove veniva macinato il grano fino all’ultimo conflitto bellico. Siamo in una delle zone archeologicamente più importanti dell’isola dove, oltre alle necropoli villanoviane, spiccano le antiche cave di granito di epoca Romana che ancora oggi conservano numerose colonne pressoché complete che in alcuni casi superano i dieci metri di lunghezza. Lasciamo a destra Vallebuia, si sale fino ai 548 metri di Pietra Murata, un grosso monolite di granito sfruttato dagli antichi come postazione di vedetta intorno al quale si era sviluppato un villaggio costituito da rifugi sottoroccia e capanne in pietra, per poi proseguire fino a raggiungere “Le Macinelle” a quota 600 metri, due rifugi in pietra a pianta circolare che nella forma ricordano gli igloo degli eschimesi. Dopo aver superato il fosso dell’Inferno si giunge al “Colle della Grottaccia” a 645 metri di altitudine, poi proseguiamo sul crinale verso nord-est, circondati da rocce granitiche in cui l’erosione ha scolpito strane figure, e raggiungiamo il quadrivio delle Filicaie a quota 870 metri, punto di inizio delle due principali valli isolane, la Valle di Pomonte a sudovest e quella della Nevera a nordest. Da questo panoramico pianoro comincia l’ascesa alla maggiore vetta elbana risalendo un costone roccioso che permette di ammirare il cuore ancora selvaggio dell’isola, per poi arrivare sulla vetta del Monte Capanne, a quota 1019 metri, ed ammirare l’Elba nella sua bellezza, le isole di Gorgona e Capraia a nord, la costa italiana ad est, le isole del Giglio, Montecristo e Pianosa a sud e la grande Corsica con le sue vette spesso innevate ad ovest. Lasciata la vetta si scende dal versante nord lungo un sentiero che si snoda a tornanti tra grossi lastroni di granito fino alla sella del Ferale da dove, circondato da erica e corbezzoli, il sentiero termina direttamente nei vicoli del borgo di Poggio. Cena in un ristorante locale e pernottamento in hotel.
5° giorno - 14/10/2025 POGGIO / POMONTE / PORTOFERRAIO (Lunghezza: 8,200 Km. - Difficoltà: escursionistico) 4^ Tappa “La Grande Traversata Elbana”
Al mattino, dopo colazione in hotel, partenza dalla piazza di Poggio e dopo poche decine di metri si inizia a salire, con il conforto dell’ombra dei castagni, fino al romitorio di San Cerbone 531 metri di altitudine. Lasciato il suggestivo luogo di culto costruito dai benedettini intorno al 1400 si prosegue lungo un agevole sentiero che percorre in falsopiano tutta la Valle di Pedalta per poi inserirsi, dopo avere attraversato una pineta, sul selciato della via Crucis che collega il paese di Marciana al Santuario della Madonna del Monte (m 630). Lasciamo il santuario con i suoi secolari castagni si prosegue verso il Masso dell’Aquila a quota 634 metri, rifugio sottoroccia già abitato nella preistoria, punto panoramico eccezionale dal quale si domina tutta la costa nord dell’Elba, ed in particolare l’abitato e la baia di Sant’Andrea. Camminando sul sentiero che collega Marciana a Pomonte, superiamo una radura ventosa e iniziamo a scendere fino a raggiungere la piccola sorgente del Bollero ombreggiata dai castagni, per poi risalire fino al Troppolo. Svoltando a sinistra in direzione di Pomonte, un bel sentiero selciato raggiunge la Terra a quota 600 metri, da dove si inizia a vedere la Valle di Pomonte. Scendiamo fiancheggiati dai terrazzamenti dei vigneti abbandonati quasi completamente, fino a raggiungere il paese di Pomonte, affacciato sul mare. Da qui con un trasferimento su un bus locale raggiungiamo la cittadina di Portoferraio. Breve riposo in hotel poi usciamo per la cena in un ristorante locale. Rientro per il pernottamento.
6° giorno - 15/10/2025 PORTOFERRAIO / PIOMBINO
Al mattino, dopo colazione in hotel, partenza per l’imbarco sull’aliscafo per Piombino. Ci dirigiamo poi alla stazione dei treni per il rientro alle proprie città di residenza.
QUOTA DI PARTECIPAZIONE
- 950 Euro / persona
LA QUOTA COMPRENDE:
- 5 pernottamenti in Hotel / Bed & Breakfast con prima colazione compresa
- Assistenza di un coordinatore italiano
- Guida escursionistica per 4 giorni, compreso vitto e alloggio
- Navigazione da Piombino a Cavo e da Portoferraio a Piombino con aliscafo e in bus locali sull'isola d'Elba
- Ingressi e visite descritte nel programma
- Set COLORI DI SABBIA™ a ogni partecipante contenente quaderno di viaggio e t-shirt con logo fronte e retro
LA QUOTA NON COMPRENDE:
- La quota d'iscrizione: 25 euro/persona (quota di gestione pratica che comprende l'assicurazione medico bagaglio). Le condizioni dettagliate dell'assicurazione sono consultabili qui > PDF
- Tutti i pranzi e le cene durante il tour dal primo all’ultimo giorno
- Le bevande, le mance e ogni altra spesa non inserita nella sezione "la quota comprende"
EXTRA
- Supplemento camera singola: su richiesta
- Assicurazione AXA annullamento viaggio prima della partenza compreso COVID19 (facoltativa ma consigliata); 3% da calcolare sul totale della pratica (ad esclusione della quota d’iscrizione e dei premi assicurativi).
COPERTURA COVID 19
Nella nostra polizza assicurativa AXA abbiamo integrato un'ulteriore copertura dedicata al Covid 19, (COVER STAY) per tutelare i Viaggiatori in caso di eventi come ricovero, convalescenza, rientro a casa e spese di interruzione del soggiorno, anche in caso di quarantena.
COVER STAY – Oggetto dell’assicurazione In caso di fermo sanitario dell’Assicurato, disposto dall’autorità competente per motivi di sicurezza:
• al momento del suo arrivo presso l’aeroporto del Paese di destinazione o di transito;
• oppure durante il corso del viaggio o soggiorno allo scopo di effettuare accertamenti sanitari;
• o in caso di dichiarata quarantena con permanenza forzata sul posto
La Società rimborsa gli eventuali maggiori costi essenziali e indispensabili per vitto e sistemazione alberghiera sostenuti dall’Assicurato per la permanenza forzata in loco e per i titoli di viaggio per il rientro nel territorio italiano.
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