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Namibia-Sudafrica, in viaggio da Windhoek a Cape Town
dal 10 al 23 gennaio 2026 (14 gg)

Viaggio in due paesi che offrono ai visitatori numerosi siti interessanti. In Namibia, grazie al suo paesaggio sorprendentemente vario, ci si sente irresistibilmente attratti dalla sensazione di libertà che suscita.  Da Windhoek l'itinerario si dirige a sud-ovest verso le antiche dune del Namib, poi prosegue per Luderitz, città di impronta coloniale tedesca, poco distante da Kolmanskop ed Elisabeth Bay...
 







Namibia-Sudafrica, in viaggio da Windhoek a Cape Town

dal 10 al 23 gennaio 2026 (14 gg)

 

(base 10 partecipanti)
 

PDF  Photobook "Kolmanskop, la città nella sabbia" di Dario Basile  |  PDF  Photobook "Elisabeth Bay, Namibia ghost town" di Dario Basile
 

P R O G R A M M A   D I   V I A G G I O

 

1° giorno - 10/01/2026  ITALIA / FRANCOFORTE 
Partenza nelle prime ore del pomeriggio da Milano Malpensa, Roma Fiumicino (o altre città italiane) con il volo Lufthansa per Francoforte e proseguimento  in serata con il volo successivo per Windhoek. Pasti e pernottamento a bordo.


2° giorno - 11/01/2026  FRANCOFORTE / WINDHOEK / SOLITAIRE /  (Km 205)
Arrivo nelle prime ore del mattino all’aeroporto internazionale Hosea Kutako, situato a circa 45 km a est della capitale Windhoek. Dopo aver espletato le formalità d’ingresso e ritirato i bagagli, incontriamo l’autista con il pulmino riservato che ci conduce in città, presso l’agenzia di noleggio dove ritiriamo le auto fuoristrada 4x4, perfette per affrontare le piste sterrate della Namibia. Prima di lasciare Windhoek, ci concediamo un breve tour orientativo della città per scoprirne l’anima vibrante e multiculturale. Passeggiamo tra edifici storici in stile coloniale tedesco come la Christuskirche (Chiesa di Cristo) e la vecchia stazione ferroviaria. Visitiamo anche il vivace mercato di Post Street Mall. Lasciamo quindi la città e imbocchiamo una pista panoramica in direzione sud-ovest, attraverso paesaggi aridi punteggiati da cespugli di acacia, colline ondulate e occasionali avvistamenti di fauna locale. Lungo il percorso facciamo alcune soste fotografiche nei punti più suggestivi: passi di montagna, letti di fiumi in secca, e valli desertiche dai colori cangianti, che offrono scorci unici e già un assaggio dell’incredibile diversità paesaggistica namibiana. Nel pomeriggio raggiungiamo Solitaire, un minuscolo insediamento noto per il suo fascino rustico, le auto d’epoca arrugginite disseminate qua e là, e la famosa apple pie del panificio locale, considerata una delle migliori del Paese.
Da qui proseguiamo verso sud, addentrandoci sempre più in un paesaggio incontaminato dominato da spazi infiniti e silenzi profondi. Arriviamo al lodge immerso nel deserto, perfettamente integrato nell’ambiente naturale. Dopo il check-in, ci rilassiamo sulla terrazza per goderci un tramonto spettacolare sulle dune e i rilievi circostanti, mentre la luce calda del sole tinge tutto di rosso e oro. La giornata si conclude con una cena sotto le stelle, accompagnata da sapori locali e un cielo australe incredibilmente limpido. Pernottamento al lodge.


3° giorno - 12/01/2026 SOLITAIRE / SOSSUSVLEI / SESRIEM  (Km 290)
Sveglia nelle prime ore del mattino e partenza dopo colazione per raggiungere l'ingresso del Namib Naukluft Park. Qui si trovano le dune più alte e antiche del mondo, alcune delle quali superano i duecentocinquanta metri di altezza. Il paesaggio è straordinario, le dune modellate dal vento assumono forme diverse con i colori della sabbia che cambiano continuamente nell'arco della giornata. Il primo tratto è su strada asfaltata ma ben presto si percorre una pista che raggiunge le dune più alte, tra cui la magnifica 45 che con la sua cresta sinuosa è certamente la più fotografata al mondo. Qui merita risalire la duna più alta del Namib desert per osservare un panorama unico che ripaga ampiamente della fatica per giungere in cima. Proseguimento su una pista sabbiosa per Sossuslvei, un'immensa distesa di fango secco spaccato dal caldo sole del deserto. La passeggiata in questo ambiente straordinario è consigliata per apprezzare meglio la bellezza del posto. Pranzo al sacco e rientro nel pomeriggio all'ingresso del parco per la visita al Sesriem Canyon, scavato nei secoli dalle acque del fiume Tsauchab. Le pareti rocciose in alcuni tratti superano i 30 metri di altezza. Sosta fotografica al Sesriem Canyon poi proseguiamo il trasferimento seguendo una pista panoramica fino a raggiungere un accogliente lodge che ci ospita per la cena e il pernottamento.

4° giorno - 13/01/2026  SESRIEM / AUS  (Km 320)
Dopo la colazione al lodge, riprendiamo il nostro viaggio in direzione sud, puntando verso Aus, seguendo una pista sterrata che si snoda attraverso scenari maestosi e solitari. Il percorso in fuoristrada si rivela sin dall’inizio coinvolgente e dinamico, con la strada che serpeggia tra rilievi rocciosi, valli incise da antichi corsi d’acqua e tratti di deserto aperto dove la vegetazione si fa più rada. Il paesaggio desertico, tutt’altro che monotono, è punteggiato da una sorprendente varietà di piante adattate alla siccità, tra cui esemplari di aloe, acacie a ombrello, e i tipici cespugli di Welwitschia, una pianta endemica che può vivere oltre mille anni. Le opportunità per fermarsi a scattare fotografie sono numerose: ogni curva regala nuove prospettive, colori cangianti, e giochi di luce che variano con il passare delle ore. La sensazione di isolamento e di contatto diretto con la natura è profonda e avvolgente. Durante il tragitto ci fermiamo per il pranzo in un ristorante di un lodge locale, un momento ideale per gustare qualche piatto tipico e ristorarci in un’oasi di comfort nel cuore del deserto. Nel pomeriggio proseguiamo verso Aus, un piccolo villaggio dall’atmosfera sospesa nel tempo, adagiato tra i monti Ausberge, in una delle zone più alte e ventose del sud della Namibia. La sua storia è legata a un capitolo poco noto della Prima Guerra Mondiale: qui, nel 1915, l’esercito sudafricano istituì un campo di prigionia per internare i soldati tedeschi catturati durante il conflitto. Ancora oggi, tracce di quel passato sopravvivono tra le rovine in pietra e le testimonianze storiche disseminate nei dintorni. Il nostro lodge si trova appena fuori dal villaggio, in posizione panoramica e tranquilla, circondato da un paesaggio aspro e affascinante, dove spesso si possono avvistare gli ormai celebri cavalli selvaggi del deserto, simbolo di resilienza e libertà. Questi cavalli, discendenti probabilmente da esemplari abbandonati durante la guerra, si sono adattati miracolosamente alle dure condizioni climatiche della zona. Dopo l’arrivo e il check-in, ci rilassiamo al lodge, magari sorseggiando un drink sulla terrazza mentre il sole cala dietro le montagne, regalando un altro tramonto spettacolare. Cena nel ristorante del lodge, sotto un cielo che, come ogni notte in Namibia, si accende di stelle luminose e limpide.


5° giorno - 14/01/2026  AUS / ELISABETH BAY / LUDERITZ (Km 190)
Dopo colazione, nelle prime ore del mattino, lasciamo il lodge per intraprendere un nuovo affascinante tratto del nostro viaggio verso la costa atlantica. Seguiamo la strada asfaltata che corre parallela ai binari della ferrovia, un tempo usati per il trasporto dei diamanti, attraversando un tratto remoto del deserto del Namib, il più antico del mondo. Il paesaggio, apparentemente spoglio, è in realtà di una bellezza struggente e silenziosa: dune basse, colline ondulate e vaste distese sabbiose si alternano in una tavolozza di colori pastello, dal rosa al giallo ocra, passando per il grigio perla. Effettuiamo alcune soste lungo il percorso per immortalare le sfumature uniche della sabbia, che mutano con la luce del sole. Arrivati nei pressi di Kolmanskop, incontriamo la guida locale che ha già provveduto a ottenere i permessi speciali per l’accesso ad Elisabeth Bay, una località solitamente preclusa al turismo indipendente. Da qui ci dirigiamo lungo una strada secondaria che segue la costa per circa 30 chilometri verso sud, attraversando una zona riservata e protetta, parte della cosiddetta “Sperrgebiet” (zona proibita), istituita durante l’epoca coloniale tedesca per proteggere le miniere di diamanti.  Raggiungiamo così Elisabeth Bay, un’autentica città fantasma, abbandonata negli anni ’50 del secolo scorso dopo che i giacimenti diamantiferi si erano esauriti. La visita, suggestiva e un po’ surreale, ci conduce tra edifici in rovina invasi dalla sabbia: vecchie case dei minatori, officine, magazzini e l’immancabile sala da ballo, oggi popolati solo dal vento e dalla memoria del passato. La guida ci racconta le storie, spesso drammatiche, di chi visse qui durante l’epoca del boom diamantifero, in un ambiente ostile ma ricco di sogni e illusioni.
Dopo la visita, ci dirigiamo verso la vivace cittadina costiera di Lüderitz, dove ci attende il pranzo in un ristorante specializzato in cucina di pesce fresco, proveniente direttamente dalle fredde acque dell’oceano Atlantico. Ostriche, abalone e kingklip sono tra le specialità più apprezzate. Nel pomeriggio ci dedichiamo a una passeggiata esplorativa nel centro di Lüderitz, una città che sorprende per la sua architettura in stile bavarese, con case color pastello, tetti a spiovente e decorazioni in legno che evocano in modo quasi irreale un angolo della Germania trapiantato nel sud dell’Africa. Scopriamo edifici storici come la Felsenkirche, la chiesa luterana costruita su un promontorio roccioso con vista sull’oceano, e la Goerke Haus, l’ex residenza del commissario coloniale, oggi restaurata con arredi originali dell’epoca.  Lüderitz è una città dal fascino fuori dal tempo, dove il passato coloniale tedesco si mescola con l’asperità del paesaggio costiero, creando un’atmosfera unica nel suo genere. Nel tardo pomeriggio raggiungiamo l’hotel per il check-in e ci rilassiamo prima di gustare una cena al ristorante accompagnata da un buon vino sudafricano.


6° giorno - 15/01/2026  LUDERITZ / KOLMANSKOP / AUS  (Km 130)
Dopo colazione, lasciamo Lüderitz in mattinata seguendo la strada asfaltata in direzione est, ma dopo pochi chilometri ci fermiamo per una delle tappe più suggestive e surreali dell’intero viaggio: la visita alla leggendaria città fantasma di Kolmanskop. Fondata nei primi anni del Novecento, Kolmanskop conobbe uno straordinario boom economico dopo il ritrovamento fortuito di diamanti nel 1908 da parte di un operaio della ferrovia. Nel giro di pochi anni la cittadina crebbe a dismisura: vennero costruite abitazioni eleganti in stile tedesco, un ospedale all’avanguardia, una scuola, un teatro, persino una fabbrica di ghiaccio e il primo tram elettrico dell’Africa meridionale. Camminando tra le case invase dalla sabbia, si ha l'impressione di essere catapultati in un sogno post-apocalittico. Gli interni, in parte restaurati, mostrano ancora mobili originali, carta da parati sbiadita, e infissi che scricchiolano al vento del deserto. In alcune stanze la sabbia ha raggiunto il soffitto, creando scenari fotografici spettacolari e quasi onirici. Ogni edificio racconta una storia, ogni finestra offre uno sguardo sul tempo sospeso. La visita è uno dei momenti più emozionanti del viaggio, sia per l’intensità visiva che per il valore simbolico: Kolmanskop è una potente metafora della caducità dell’uomo di fronte alla forza inarrestabile della natura. Terminata la visita, facciamo rientro a Lüderitz per il pranzo in un ristorante affacciato sull’oceano, dove possiamo gustare ancora una volta piatti a base di pesce fresco, come ostriche, calamari o il prelibato kingklip, mentre le onde si infrangono sugli scogli a pochi metri da noi. Nel primo pomeriggio riprendiamo il viaggio verso est, lasciando la costa per addentrarci nuovamente nel cuore arido e ventoso del sud della Namibia. Lungo la strada che collega Lüderitz ad Aus, attraversiamo la fascia desertica dove è possibile avvistare una delle presenze più enigmatiche e affascinanti del territorio namibiano: i cavalli selvaggi del deserto. Questi animali, la cui origine rimane in parte avvolta nel mistero, vivono liberi in questa regione da oltre un secolo. Si pensa siano discendenti di cavalli lasciati dalle truppe tedesche durante la Prima Guerra Mondiale o fuggiti da ranch e convogli ferroviari. Sopravvivono in condizioni estreme, nutrendosi di erbe rare e bevendo da pozze naturali o dalle vasche artificiali mantenute da alcune organizzazioni di conservazione. Se siamo fortunati, potremo osservarli al Garub Waterhole, uno dei pochi punti d’acqua dove si radunano al tramonto. Raggiungiamo nel tardo pomeriggio il lodge poco distante da Aus, già familiare, immerso in un paesaggio maestoso e silenzioso. Dopo il check-in, ci godiamo un po’ di relax e ci prepariamo per una cena tranquilla sotto il cielo stellato, avvolti da un senso di pace che solo il deserto può regalare.


7° giorno - 16/01/2026  AUS / FISH RIVER CANYON (Km 310)
Dopo colazione in hotel, partiamo di buon’ora, quando l’aria è ancora fresca e il cielo tinto di rosa annuncia un nuovo giorno nel cuore dell’Africa australe. Ci dirigiamo verso est, lasciando gradualmente alle spalle le distese desertiche intorno ad Aus per immergerci in un paesaggio sempre più aspro e roccioso, dove la Namibia mostra il suo volto più arcaico e monumentale. Dopo un tratto di strada asfaltata, imbocchiamo una pista sterrata che attraversa altopiani solitari e vallate incise dal tempo, popolati solo da silenzi profondi, qualche gruppo di springbok in lontananza e isolate formazioni vegetali come aloe dichotoma, cespugli di euphorbia e kokerboom, l’albero faretra, simbolo delle regioni meridionali. La nostra mèta è uno dei luoghi più iconici dell’intera Namibia: il Fish River Canyon, il terzo canyon più grande al mondo, superato solo dal Grand Canyon in Arizona e dal King's Canyon in Australia. Il canyon si estende per circa 160 km di lunghezza, 27 km di larghezza e raggiunge profondità di oltre 400 metri. Si tratta di una colossale ferita nella crosta terrestre, formatasi oltre cinquecento milioni di anni fa, modellata prima da movimenti tettonici e successivamente dall’erosione del Fish River, il fiume più lungo della Namibia. Raggiunto il Parco Nazionale del Fish River Canyon, iniziamo un percorso panoramico in auto lungo una pista sterrata che costeggia il bordo del canyon e offre numerosi punti di osservazione. Ogni viewpoint regala viste spettacolari a strapiombo, dove il fiume serpeggia silenzioso sul fondo della gola, incorniciato da pareti rocciose stratificate in colori caldi, dal grigio al rosso cupo. Sono numerose le soste fotografiche, per catturare scorci sempre diversi e per ammirare la vegetazione adattata agli ambienti aridi, che cresce tra le rocce, aggrappandosi al bordo del canyon: piante succulente, piccole piante medicinali e fiori che sbocciano anche in condizioni estreme.  Nel tardo pomeriggio ci dirigiamo verso un lodge incantevole situato a poca distanza dal canyon, incastonato in un paesaggio di colline rocciose e ampie distese. Dopo il check-in, ci godiamo un po’ di riposo o un drink al tramonto sulla terrazza panoramica, mentre il cielo si colora di tonalità infuocate. Cena nel ristorante del lodge, dove la cucina combina sapori locali e influenze internazionali. Pernottamento nel lodge.


8° giorno - 17/01/2026  FISH RIVER CANYON / GOEGAP NATURE RESERVE / SPRINGBOK  (Km 360)
Nelle prime ore della giornata, dopo colazione, partiamo seguendo la pista in direzione sud che si dirige al confine con il Sudafrica. Raggiungiamo la frontiera in mattinata e dopo avere espletato le pratiche doganali, proseguiamo ancora a sud fino a raggiungere la cittadina di Springbok, tranquilla e solitaria. La città sorge in una valle circondata da aspre colline rocciose che nella stagione della fioritura si ammantano di una varietà infinita di colori. Il paesaggio circostante è suggestivo e merita numerosi scatti fotografici anche per la verietà della vegetazione presente. Dedichiamo le prime ore del pomeriggio alla visita della Goegap Nature Reserve, una riserva naturale semidesertica ormai nota per ospitare oltre 200 specie di piante grasse del Karoo e del Namaqualand. Durante il percorso al suo interno non sarà difficile incontrare anche gazzelle, antilopi e soprattutto orici. Rientriamo a Springbok per la cena e il pernottamento al lodge.


9° giorno - 18/01/2026  SPRINGBOK / LAMBERTS BAY / CLANWILLIAMS (Km 410)
Dopo una tranquilla colazione al lodge, partiamo in mattinata per una nuova tappa del nostro viaggio, dirigendoci verso sud in direzione del confine con il Sudafrica, attraversando una regione remota ma di grande fascino. La strada ci conduce attraverso paesaggi mutevoli, dove le vaste pianure semi-desertiche lasciano lentamente spazio a colline coltivate, vigneti e piccoli villaggi agricoli. Dopo aver superato il confine e sbrigato le formalità doganali, proseguiamo in territorio sudafricano in direzione di Klawer, attraversando una parte della regione del Namaqualand. Raggiungiamo quindi la costa atlantica e Lamberts Bay, una tranquilla cittadina di pescatori affacciata sull’oceano. Nota per la sua atmosfera rilassata e per l’ospitalità autentica, Lamberts Bay conserva intatto il fascino delle località costiere meno turistiche, dove il ritmo della vita è ancora scandito dal vento e dalle maree. Sostiamo per il pranzo in un ristorante locale, dove possiamo gustare pesce appena pescato, crostacei o una tipica grigliata “braai” con vista sul mare.  Nel primo pomeriggio abbiamo un po’ di tempo a disposizione per rilassarci lungo la costa: chi lo desidera può passeggiare sulla spiaggia selvaggia battuta dal vento, osservare i gabbiani e le sule del Capo che volteggiano sulla baia, oppure semplicemente sedersi a godere dell’aria salmastra e del suono delle onde.  Poi riprendiamo la strada, lasciando la costa per dirigerci nell’entroterra fino a Clanwilliam, una delle città più antiche del Sudafrica, incastonata tra le montagne del Cederberg. Questa zona è conosciuta per la produzione del celebre tè rooibos, endemico della regione, e per i suoi paesaggi montuosi spettacolari. All’arrivo, ci sistemiamo nel lodge immerso nella natura, circondato da giardini e con vista sulle montagne circostanti. La serata si conclude con una cena rilassante al ristorante del lodge, dove possiamo assaporare piatti tipici della tradizione afrikaans o reinterpretazioni moderne della cucina sudafricana.


10° giorno - 19/01/2026  CLANWILLIAMS / STELLENBOSCH / CAPE TOWN  (Km 300)
Dopo colazione, lasciamo il nostro hotel e partiamo verso sud, attraversando le fertili vallate del Western Cape, una delle regioni agricole più produttive e scenografiche del Sudafrica. Man mano che ci avviciniamo a Cape Town, il paesaggio cambia: montagne verdi, filari di viti perfettamente ordinati e casali bianchi in stile coloniale olandese ci accompagnano fino all’ingresso della celebre regione vinicola di Stellenbosch. Arriviamo in tarda mattinata nella zona urbana della città, un raffinato centro universitario e culturale incastonato tra le montagne del Jonkershoek e le colline coltivate a vite. Stellenbosch è la seconda città più antica del Sudafrica e conserva un’architettura armoniosa con viali alberati, gallerie d’arte, negozi eleganti e caffetterie dall’atmosfera europea. Dedichiamo un po’ di tempo a una passeggiata nel centro storico, tra edifici bianchi dalle linee semplici, piazze tranquille e giardini curati, godendo del fascino rilassato e autentico che rende questa cittadina un vero gioiello. Ci dirigiamo poi verso una delle tappe più attese della giornata: la storica cantina di Blaauwklippen, fondata nel 1682, una delle più antiche e prestigiose del Paese. Il nome, che in olandese significa "pietre blu", evoca le formazioni rocciose che circondano l’area, ma anche la solidità e la longevità della tradizione vinicola che qui si è tramandata per oltre tre secoli. La visita alla tenuta ci permette di scoprire le antiche cantine, i vigneti e i giardini, ma soprattutto di conoscere i metodi di vinificazione che uniscono saperi artigianali a tecnologie moderne. In un’elegante sala degustazione, partecipiamo a una wine tasting guidata, durante la quale assaporiamo alcuni tra i vini più rinomati della produzione locale. Per chi lo desidera, è anche possibile acquistare bottiglie da portare a casa come ricordo gustativo del viaggio. Nel primo pomeriggio riprendiamo il percorso, ormai diretti verso la vibrante città di Cape Town, che raggiungiamo dopo circa un’ora di strada. L’arrivo in hotel segna il completamento di una giornata dal sapore dolce e rilassato, in netto contrasto con le avventure nel deserto e nelle aree selvagge vissute nei giorni precedenti. Dopo un po’ di tempo libero per rilassarsi, ci ritroviamo per una cena conviviale in un ristorante di Cape Town, dove i sapori dell’oceano si mescolano a quelli della terra del Capo. Rientro in hotel per il pernottamento.


11° giorno - 20/01/2026  CAPE TOWN / CAPE GOOD HOPE / CAPE TOWN  (Km 160)
Dopo colazione, partiamo di buon mattino per un’escursione che rappresenta una delle esperienze più suggestive di tutto il viaggio: l’esplorazione della Penisola del Capo, un promontorio spettacolare che si protende nell’oceano Atlantico, dove il continente africano sembra davvero finire il suo corso nella vastità del mare. Seguiamo una strada panoramica tra le più iconiche del Sudafrica, che corre accanto alla costa frastagliata, regalando scorci mozzafiato, insenature nascoste, spiagge bianchissime e onde impetuose. In particolare, percorriamo il celebre Chapman’s Peak Drive, un tratto sinuoso scavato nella roccia che domina l’oceano: un vero paradiso per gli amanti della fotografia. Proseguiamo quindi fino a raggiungere il mitico Capo di Buona Speranza, chiamato anche “Cape of Good Hope”, punto simbolico dell’estremo sud-ovest dell’Africa. Antico faro di speranza per i navigatori, questo luogo è oggi parte del Table Mountain National Park e rappresenta una tappa immancabile. Qui possiamo percorrere a piedi il sentiero che conduce fino al faro di Cape Point, situato in cima a una scogliera vertiginosa. Dall’alto, la vista è sbalorditiva: due oceani che si incontrano, onde che si infrangono violentemente sulle rocce sottostanti e uccelli marini che planano nel vento. È uno dei luoghi più scenografici e intensi dell’intero continente africano. Il percorso di rientro avviene lungo la costa orientale della penisola, attraversando il villaggio di Simon’s Town, base navale storica e cittadina elegante, ricca di case vittoriane affacciate sull’acqua. A pochi minuti da qui, facciamo una sosta per visitare una delle attrazioni naturali più curiose e amate: la colonia di pinguini africani (pinguini del Capo) a Boulders Beach. Qui, tra massi granitici levigati dal tempo e piccole baie tranquille, vive una comunità di centinaia di pinguini che possiamo osservare da vicino camminando su passerelle in legno appositamente realizzate. Il contrasto tra i pinguini e l’ambiente subtropicale crea uno spettacolo unico, che strappa sorrisi e stupore.  Nel tardo pomeriggio rientriamo a Cape Town, dominata dalla maestosa Table Mountain e considerata una delle città più affascinanti al mondo. In serata effettuiamo il rilascio delle nostre auto 4x4 ai rappresentanti della compagnia di noleggio, concludendo così il tratto “on the road” della nostra avventura. Dopo un meritato momento di relax in hotel, usciamo per la cena in un ristorante locale selezionato, dove possiamo celebrare questa incredibile giornata gustando piatti tipici della tradizione sudafricana. Pernottamento in hotel.


12° giorno - 21/01/2026  CAPE TOWN / ROBBEN ISLAND / CAPE TOWN
Dopo colazione in hotel, la mattinata è dedicata a una delle esperienze più significative dell’intero viaggio: la visita a Robben Island, l’isola simbolo della lotta per la libertà e la fine dell’apartheid in Sudafrica. Dal Victoria & Alfred Waterfront, il vivace porto turistico nel cuore di Cape Town, ci imbarchiamo su un traghetto che in circa 30 minuti ci conduce al largo della costa atlantica, verso l’isola che per secoli ha avuto una funzione di prigione, prima coloniale e poi statale. Durante la traversata possiamo già godere di una vista magnifica sulla città, con Table Mountain che domina lo skyline e, se fortunati, potremmo avvistare delfini o foche nelle acque intorno. All’arrivo, inizia la visita guidata al carcere di massima sicurezza, dichiarato oggi Patrimonio dell’Umanità Unesco, dove fu detenuto per 18 anni Nelson Mandela, insieme ad altri leader storici del movimento anti-apartheid. La visita è particolarmente intensa perché molte delle guide sono ex detenuti politici, che raccontano in prima persona le condizioni di vita sull’isola, i momenti di solidarietà, le privazioni ma anche la dignità e la resistenza silenziosa che animavano i prigionieri. La cella di Mandela, spoglia e minuscola, è forse il momento più toccante del percorso: qui, l’uomo che avrebbe cambiato il destino del Sudafrica trascorse anni in isolamento, leggendo, riflettendo, e preparando il futuro del suo Paese. La visita si completa con un tour in bus intorno all’isola, che offre panorami inaspettati sull’oceano, sulla costa di Cape Town e scorci sulla fauna locale, tra cui gabbiani, pinguini e antilopi eland. Dopo questa esperienza profondamente commovente, facciamo rientro in città a metà giornata. Il pomeriggio è libero, da dedicare a un tour individuale del centro di Cape Town, tra mercatini artigianali e quartieri storici come Bo-Kaap, famoso per le sue case dai colori vivaci e la cultura malese. In serata ci ritroviamo per la cena di arrivederci in un ristorante specializzato in cucina di pesce, magari con vista sul porto o sulla Table Mountain illuminata. I piatti a base di crostacei, ostriche, calamari o kingklip accompagnati da ottimi vini locali sono il modo perfetto per chiudere questa intensa giornata e celebrare il viaggio.  Rientro in hotel per il pernottamento.


13° giorno - 22/01/2026  CAPE TOWN / FRANCOFORTE
Colazione in hotel, poi mattinata libera da dedicare a ulteriori visite di Cape Town, ad eventuali acquisti o qualche ora di relax in hotel. Nel primo pomeriggio abbiamo il trasferimento in aeroporto per il check-in del volo Lufthansa. Partenza per Francoforte con arrivo nelle prime ore del giorno successivo.  Pasti e pernottamento a bordo.

14° giorno - 23/01/2026  FRANCOFORTE / ITALIA
Arrivo in mattinata a Francoforte e proseguimento con i voli Lufthansa per gli aeroporti italiani di destinazione (Milsno Malpensa, Roma Fiumicino, o altre città italiane).




I PUNTI FORTI
 

• Il cielo blu e terso per tutta la durata del viaggio con un clima piacevole nella miglior stagione per visitare il paese

• Le dune del Namib Desert che sono le più antiche ed alte del mondo

• Luoghi incontaminati e scarsamente frequentati dal turismo

• Luderitz, città coloniale tedesca sulla costa dell'Oceano Atlantico

• Lo straordinario sito di Kolmanskop, città abbandonata nella sabbia negli anni '50 dai ricercatori di diamanti

• Il Fish River Canyon, uno dei più grandi canyon naturali al mondo che offre scenari incomparabili e vedute suggestive

• La costa del Sud Africa con le sue bianche spiagge e i parchi che ospitano una varietà incredibile di specie vegetali

• CapeTown, sicuramente la più interessante città del Sudafrica, e Robben Island che è stata per 18 anni la prigione di Nelson Mandela.

• La splendida costa che si può osservare durante il percorso per raggiungere il punto più a sud del continente africano, ovvero il Capo di buona Speranza (Good Hope)




DOCUMENTI NECESSARI

Passaporto in corso di validità con data di scadenza non inferiore a sei mesi dalla data di ritorno. I cittadini italiani non hanno bisogno del visto per visitare la Namibia e il Sudafrica. Patente internazionale ed italiana (entrambe le patenti) per i partecipanti con auto a noleggio e carta di credito non elettronica.

 

TARIFFE PASSEGGERI sulle auto 4x4 dell'organizzazione

- 4.800 Euro/persona    


TARIFFE EQUIPAGGI che guidano l'auto 4x4 a noleggio

- 4.800 Euro/persona (equipaggio di 2 persone)
- 4.600 Euro/persona (equipaggio di 3 persone)
- 4.400 Euro/persona (equipaggio di 4 persone)

Le tariffe comprendono il noleggio dell'auto Toyota Hilux Double Cab 4x4 per tutta la durata del viaggio. Ritiro a Windhoek in Namibia e consegna al termine del viaggio a Cape Town, in Sudafrica.




LA QUOTA COMPRENDE:

- Passaggio aereo con voli di linea Lufthansa MILANO MXP o ROMA FCO (o altre città italiane) / FRANCOFORTE / FRANCOFORTE / WINDHOEK e ritorno CAPE TOWN / FRANCOFORTE / MILANO MXP o ROMA FCO (o altre città italiane)
- 11 pernottamenti in lodge / hotel come da programma compreso la prima colazione
- Pensione completa durante tutto il viaggio dal primo all'ultimo giorno prima della partenza, compreso l'acqua durante i pasti
- Auto fuoristrada Toyoya Hilux Double Cab 4x4 per tutta la durata del viaggio dotata di aria condizionata e ogni comfort
- Tutte le visite come da programma, compreso la visita a Robben Island e gli ingressi ai parchi
- Assistenza di un accompagnatore / coordinatore italiano per tutta la durata dell'itinerario, con partenza e rientro insieme al gruppo dall'Italia
- Set COLORI DI SABBIA™ a ogni partecipante contenente quaderno di viaggio e t-shirt con logo fronte-retro


LA QUOTA NON COMPRENDE:

- Tasse aeroportuali 480 euro/persona (soggette a riconferma)
- La quota d'iscrizione: 40 euro/persona (quota di gestione pratica che comprende l'assicurazione medico bagaglio). Le condizioni dettagliate dell'assicurazione sono consultabili qui >  PDF 
- Le bevande alcoliche e ogni altra spesa non inserita nella sezione "la quota comprende"
- I permessi per fotografare e riprendere con la videocamera all'interno di siti d'interesse o nelle ghost town
 

EXTRA

- Supplemento camera singola: 850 euro


SOLO PER GLI EQUIPAGGI CHE GUIDANO L'AUTO 4x4 A NOLEGGIO - Non sono compresi nella quota il carburante, il drop off per ritiro auto a Windhoek e rilascio a Cape Town 550 euro e il border fees per entrare in Sudafrica  85 euro


- Assicurazione AXA annullamento viaggio prima della partenza; 4,5% da calcolare sul totale della pratica (ad esclusione della quota d’iscrizione e dei premi assicurativi). Le condizioni dettagliate della copertura assicurativa sono consultabili qui >  PDF
 

INCLUSA LA COPERTURA COVID 19 

Nella nostra polizza assicurativa AXA abbiamo integrato un'ulteriore copertura dedicata al Covid 19, (COVER STAY) per tutelare i Viaggiatori in caso di eventi come ricovero, convalescenza, rientro a casa e spese di interruzione del soggiorno, anche in caso di quarantena.

COVER STAY – Oggetto dell’assicurazione In caso di fermo sanitario dell’Assicurato, disposto dall’autorità competente per motivi di sicurezza:

• al momento del suo arrivo presso l’aeroporto del Paese di destinazione o di transito;

• oppure durante il corso del viaggio o soggiorno allo scopo di effettuare accertamenti sanitari;

• o in caso di dichiarata quarantena con permanenza forzata sul posto 

La Società rimborsa gli eventuali maggiori costi essenziali e indispensabili per vitto e sistemazione alberghiera sostenuti dall’Assicurato per la permanenza forzata in loco e per i titoli di viaggio per il rientro nel territorio italiano. 

CONDIZIONI GENERALI DI CONTRATTO DI VENDITA DI PACCHETTI TURISTICI  in  PDF


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